Il saggio ripercorre la crisi dell’economia della pesca napoletana di Antico regime, basata sulla regolazione annonaria del mercato urbano
e sul ruolo delle congregazioni laicali come elemento connettivo delle comunità territoriali della gente di mare. Esamina la rottura delle
solidarietà comunitarie ripercorrendo i conflitti che attraversano, a Napoli, la comunità di S. Lucia nel corso del XVIII secolo: un lungo
contenzioso giurisdizionale sulle prerogative di pescatori e grossisti all’interno delle confraternite, la battaglia politica per la riforma
dell’annona e delle arti, la deflagrazione del conflitto sociale e la sua repressione nella congiuntura post-rivoluzionaria. L’epilogo della
vicenda, segnato dal ristabilimento di un ordine fondato sulle gerarchie sociali preesistenti, costituisce un esempio di come la statualità
ottocentesca riproduca strumenti di controllo sociale in continuità con l’Antico Regime.
Pesca, corporazioni di mestiere, annona, liberalizzazione, mercato urbano, economia di Antico regime
The article traces the crisis of the Ancient Regime Neapolitan fishing economy, based on the annona regulation (food administration)
of the urban market and the role of lay congregations as a connective element of the territorial communities of seafarers. It examines
the breakdown of community solidarity by retracing conflicts between fishermen and wholesalers in St. Lucia (Naples) over the course of the
XVIII century: a long judicial dispute over their prerogatives within the brotherhoods, the political battle for the reform of the annona and
the arts; the explosion of social conflict and its repression in the post-revolutionary situation. The epilogue of the story, marked by the
re-establishment of an order based on pre-existing social hierarchies, is an example of how nineteenth-century statehood may seamlessly
reproduce Ancient Regime tools of social control.
Fishery, guilds, annona, liberal reforms, urban market, ancient regime economy