Nella seconda metà del XVI secolo, il considerevole incremento della spesa militare
esercita una crescente pressione sulle finanze tanto spagnole quanto dei Paesi soggetti alla Corona.
Nel Regno di Napoli, il progressivo acuirsi dei problemi di bilancio costringe,
nella prima metà degli anni ’70, a una tenace ma confusa e sostanzialmente sterile ricerca di correttivi
all’ordinaria amministrazione nell’intento di conseguire un tendenziale pareggio dei conti pubblici.
Una soluzione parziale e contingente, ancorché atipica nell’esperienza finanziaria napoletana,
viene infine individuata nella contrazione di una originale tipologia di prestito forzoso,
la cui restituzione è garantita con l’esenzione della popolazione da attesi oneri tributari aggiuntivi.
Regno di Napoli, finanza pubblica, crisi finanziarie, prestito forzoso, fiscalità
During the second half of the Sixteenth century, the remarkable increase in military expenditure exerts
an increasing pressure as much on the finances of Spain as of the Countries subjected to the Crown.
In the Kingdom of Naples, in the first half of the 1570s, the progressive worsening of budgetary problems imposes a
tenacious as well as confused and substantially futile quest for corrective measures for ordinary administration
with the aim of achieving a tendential balance in public accounts. A partial and contingent, although atypical
solution in the Neapolitan financial experience, is finally identified in the contraction of an original type of
forced loan, whose return is guaranteed by exempting the population from expected additional tax charges.
Kingdom of Naples, public finance, financial crises, forced loans, taxation