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Antonio Cortese, Maria Carmela Miccoli

Le nuove mete transoceaniche dell’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra

[pp. 433-444]

Abstract & keywords

Sino alla prima Guerra mondiale – specialmente nei primi anni del Novecento, nel periodo della cosiddetta “grande emigrazione” – i flussi migratori che dall’Italia si sono diretti verso Stati Uniti, Argentina e Brasile, hanno avuto un peso assai rilevante. Tra le due guerre si registra un crollo dell’emigrazione verso tali paesi anche per effetto della “chiusura” decisa in particolare dagli Stati Uniti. Nel secondo dopoguerra la novità è rappresentata dal successo di nuove mete transoceaniche (Canada, Venezuela e Australia) che in precedenza erano risultate piuttosto secondarie. Obiettivo dell’analisi è quello di far luce sui motivi che sono alla base del sensibile cambiamento.
Emigrazione italiana, mete transoceaniche, secondo dopoguerra

Until World War I, and particularly during the first years of 1900 (the so called “big migration” period), migration flows from Italy headed towards the United States, Argentina and Brazil, had a substantial relevance. In between the two wars emigration towards the aforementioned countries collapsed, as a result, inter alia, of the end of the “open door” policies of the United States. After World War II the popularity of new overseas destinations, previously regarded as second choices (Canada, Venezuela and Australia), became the new trend. This analysis intends to shed light on the causes of this important change.
Italian emigration, overseas destinations, second postwar period
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