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Giuseppe Maione

Come si perde un primato industriale: il caso dell'industria automobilistica francese (1890-1920)

[pp. 159-193]

Abstract & keywords

La Francia ai primi del '900 conquistò un primato nell'industria automobilistica ma, a differenza degli Stati Uniti, non riuscì a passare per tempo dalla produzione di lusso a quella di massa. Si attribuisce di solito questo ritardo a fattori operanti dal lato dell'offerta (difetti del management, livello tecnologico) ma non meno importanti furono i fattori operanti dal lato della domanda e, in particolare, le resistenze di carattere culturale. Sulla base di una fonte finora non pienamente utilizzata, le riviste tecniche che accompagnarono l'evoluzione della vie automobile in Francia, si può mostrare come fu soprattutto l'ostilità verso il nuovo mezzo meccanico da parte dei ceti rurali, altrove decisivi nella espansione del mercato automobilistico, a frenare la crescita di un settore che si sarebbe rivelato determinante per le economie industriali.
Primato industriale, industria automobilistica, Francia, livello tecnologico, fattori culturali

France achieved a record in the early 1900s in the automotive industry but, unlike the United States, it did not manage to switch from luxury to mass production in time. This delay is usually attributed to supply-side factors (management defects, technological level), but equally important were the demand-side factors and, in particular, cultural resistance. On the basis of a previously neglected source, the technical journals accompanying the development of the vie automobile in France, it can be shown that it was above all the hostility towards the new motor vehicle on the part of rural groups, which elsewhere played a decisive role in the expansion of the motor vehicle market, that held back the growth of a sector which would have proved to be decisive for industrial economies.
Industrial primacy, automotive industry, France, technological level, cultural factors
| | Storia economica XXVI (2023) 1 |