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Martino Lorenzo Fagnani

Italian “economic botanists” and State-science cooperation (late eighteenth-early nineteenth century)

[pp. 357-382] | PDF |

Abstract & keywords

In the late eighteenth and early nineteenth centuries, many Italian naturalists became increasingly interested in the application of science to agriculture and manufacturing, expressing a growing awareness of the economic benefits of scientific progress in their countries. For example, botany increasingly combined more traditional studies with new research and experimentation aimed at defining the potential of plants in the food and textile sectors. The article analyzes the profiles of a number of Italian scientists, focusing on their progressive specialization in “economic botany” and considering their role in the circulation of socio-economic ideas as part of an evolution of the State-science synergy that involved all of Europe. It not only illustrates how natural sciences and socio-economic thought from France and Central Europe influenced Italian scientists, but also demonstrates how this community elaborated its own original contributions to European economic thought.
Economic thought, late eighteenth century, Napoleonic Era, natural sciences, Italy

Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento molti naturalisti italiani si interessarono all’applicazione del proprio sapere all’agricoltura e alla manifattura, nella crescente consapevolezza del fatto che il progresso scientifico potesse giovare al benessere economico e sociale. La botanica, in particolare, venne sempre pił frequentemente applicata a definire le potenzialitą delle piante nei settori alimentare e tessile. Alla luce del pił ampio contesto dell’evoluzione del rapporto fra Stato e scienza in Europa, l’articolo analizza i profili di alcuni esperti italiani, focalizzandosi sulla loro progressiva specializzazione nella cosiddetta “botanica economica”. Lo studio non ricostruisce soltanto l’influenza francese e mitteleuropea sulla variegata comunitą degli studiosi italiani, ma dimostra anche come quest’ultima abbia offerto un proprio originale contributo al dibattito intellettuale e scientifico continentale.
Pensiero economico, tardo Settecento, etą napoleonica, scienze naturali, Italia
| | Storia economica XXIII (2020) 2 |