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Daniela Ciccolella

Un’impresa a improbabilità infinita: Napoli e la prima nave a vapore del Mediterraneo

[pp. 291-328]

Abstract & keywords

L’articolo indaga la storia del primo piroscafo del Mediterraneo, il Ferdinando I, costruito a Napoli nel 1818. In particolare, dopo aver delineato le condizioni della marina mercantile nel Mezzogiorno della Restaurazione, si sofferma sull’imprenditore francese titolare della privativa per l’introduzione della navigazione a vapore nelle Due Sicilie (Pierre Andriel), sulle vicende della società in accomandita costituitasi allo scopo, e sul ruolo svolto dal governo napoletano. Dall’analisi emergono il carattere avventuriero del promotore, il disimpegno degli azionisti e il sostanziale disinteresse del governo napoletano, elementi che, pur rendendo tanto più notevole la buona prova del Ferdinando I, impedirono a un’impresa pioneristica di consolidarsi e trasformarsi in un fattore di modernizzazione.
Imprenditorialità, Stato innovatore, navigazione a vapore, Mezzogiorno d’Italia

This article investigates the history of the first steamship of the Mediterranean, the Ferdinando I, built in Naples in 1818. In particular, after outlining the conditions of the Neapolitan merchant Navy after the Restoration, it focuses on Pierre Andriel, the French entrepreneur holder of the patent for steam navigation in the Two Sicilies, on the limited partnership set up for that purpose, and on the role played by the Neapolitan government. The analysis reveals the adventuristic character of the promoter, the disengagement of the shareholders and the substantial unconcern of the Neapolitan government. These elements, while making the performance of Ferdinando I all the more remarkable, prevented a pioneering enterprise from consolidating and transforming into a factor of modernization.
Entrepreneurship, Entrepreneurial State, steam navigation, Italian Mezzogiorno
| | Storia economica XXII (2019) 2 | |