Le iniziative promosse nel Settecento dai sovrani per favorire
l’apertura dei mercati erano ispirate soprattutto dalla volontą di
accrescere la ricchezza della ‘Nazione’ e dall’ideale di bonum
publicum. In questo contesto, l’articolo analizza come i mercanti
greco-ottomani residenti nel Regno di Napoli fossero in grado di
piegare ai propri interessi le norme locali e sovra-locali, fuori e
dentro il tribunale. Scopo dell’analisi č di esaminare, sullo sfondo
del tardo mercantilismo settecentesco, gli effetti dell’interazione tra
norme e pratiche mercantili.
Tardo mercantilismo, moralitą mercantili, istituzioni legali,
diaspora
greca, relazioni commerciali tra Impero ottomano e Regno di Napoli
During the eighteenth-century, states enacted measures in order to
expand markets. These aimed to increase the wealth of the ‘Nation’,
drawing their legitimacy from the idea of the bonum publicum. Against
this backdrop, the article examines how the Greek-Ottoman merchants in
the Kingdom of Naples were able to manipulate and take advantage of the
local and supralocal rules. The main objective of this analysis is to
investigate the effects of the interplay between formal rules and
merchant practices during the period of late-mercantilism.
Late mercantilism, merchant moralities, legal institutions, Greek
diaspora, trade relationships between the Ottoman Empire and the
Kingdom of Naples