Il Marsala è uno dei vini italiani più famosi e può essere considerato
un tipico esempio di «made in Italy»
alimentare. Si tratta di un vino particolare, poiché subisce il
processo di fortificazione: l’aggiunta di alcool per fermare la
fermentazione. Il Madeira, lo Sherry e il Porto furono i primi a
utilizzare questa tecnica. Il Marsala è un «second comer», la cui
produzione è stata avviata da imprenditori inglesi quando il mercato
era dominato da altri prodotti. Nel 1850, dopo aver affrontato una
feroce competizione con molti altri «cloni» dei vini fortificati
dominanti, il Marsala è stato in grado di colmare la distanza,
acquisendo una solida reputazione in Gran Bretagna enegli Stati Uniti.
Il paper dimostra come l’adozione/adattamento di tecniche/tecnologie
utilizzate nella produzione di Porto, Sherry e Madeira sia stata
fondamentale per il successo del Marsala, rendendolo un prodotto
diverso dagli altri «cloni».
Storia del cibo, consumi, prodotti tipici, prima globalizzazione,
innovazione di prodotto
Marsala is one of the most renowned Italian wines and can be considered
a typical example of the «made in Italy» food industry. This is a
peculiar wine, since it undergoes the process of fortification: the
addition of spirit to stop fermentation. Madeira, Sherry and Porto were
the first to use this technique. Marsala is «a second comer», starting
to be produced by English entrepreneurs when the market was dominated
by other products. By the 1850s century, after having faced a fierce
competition with several other «clones» of the dominant fortified
wines, Marsala is able to fill the gap, acquiring a sound
reputation in Britain and USA. We suggest that the adoption/adaptation
of techniques/technologies used in producing Porto, Sherry and Madeira
was crucial for Marsala’s success, making it a product different from
the other «clones».
Food history, consumption, typical products, first globalization,
product innovation